Pianificare la costruzione di una piscina, così come ogni altra opera costruttiva, necessita di un accurato resoconto, in termini di costi-benefici e vantaggi-svantaggi, di tutte le modalità realizzative a disposizione. Contenere i costi, ridurre i tempi di esecuzione e i giorni di lavoro, garantire alti standard di qualità sembrano essere le variabili più incisive nella scelta di una tipologia piuttosto che un’altra. Ecco perché nel tempo le tecnologie e le tecniche di prefabbricazione sono state sottoposte ad un continuo perfezionamento, fino a fare delle piscine prefabbricate una delle modalità costruttive ad oggi più richiesta dal mercato: velocità realizzativa, lungimiranza nella previsione dei costi e livelli di affidabilità invidiabili sono un trittico d’indiscutibile fascino.
La crescente diffusione delle tecniche di prefabbricazione è evidente nell’impiego di tale modalità costruttiva in impianti di ogni forma e dimensione; l’avanguardia delle tecnologie sviluppate in questi anni garantisce un’ampia libertà progettuale. Una piscina prefabbricata vanta una singolare duttilità: piccoli spazi o dislivelli del terreno non costituiscono un ostacolo insormontabile, anzi impreziosiscono talune realizzazioni di accorgimenti o modifiche esteticamente suggestive.
Il termine “prefabbricazione” fa riferimento alla struttura della vasca, realizzata con pannelli di materiali e dimensioni diversi, che andranno ricomposti nella forma progettata e ultimati in loco con il rivestimento scelto.
A seconda del materiale utilizzato, le piscine prefabbricate vengono distinte in:
- Piscine prefabbricate in cemento armato
- Piscine prefabbricate in metallo
- Piscine prefabbricate in vetroresina
PREFABBRICATE IN CEMENTO ARMATO
Unire la solidità del cemento con la rapidità dei tempi di esecuzione della prefabbricazione è ora possibile: una volta livellata la platea di fondo in cemento, si realizzano le pareti con pannelli prefabbricati di diversa composizione:
- Pannelli prefabbricati in cemento: sulla platea vengono posti pannelli a doppia lastra di cemento vibrato, collegati tra loro da un’armatura metallica con ferri di ripresa per il fondo; il calcestruzzo viene fatto colare all’interno dei pannelli, lungo il perimetro di fondo, al fine di ottenere una superficie interna idonea a qualsiasi tipo di rivestimento;
- Pannelli per casseratura portante: i pannelli modulari sono realizzati in acciaio, EPS, materiali plastici riciclati o polistirolo, vengono armati con ferro e riempiti con una colata di calcestruzzo che ingloba il cassero stesso, rendendolo parte integrante della medesima struttura.
PREFABBRICATE IN METALLO
Semplicità di posa e velocità di realizzazione sono le peculiarità delle vasche realizzate con elementi modulari in acciaio galvanizzato, inox o alluminio: da una parte l’elevata elasticità e la leggerezza di questi materiali rendono la costruzione di una piscina un’opera possibile anche su terreni di scarsa consistenza o in zone sismiche, dall’altra la possibilità di portare in loco pannelli già pronti, a cui manca solo di essere imbullonati e rivestiti con un telo in PVC impermeabile, riduce notevolmente i giorni di lavoro.
PREFABBRICATE IN VETRORESINA
Le piscine in vetroresina, realizzate con poliesteri stratificati armati con fibre di vetro, garantiscono un’estrema velocità di posa: la procedura di realizzazione prevede nell’ordine un livellamento preciso del terreno, un getto di calcestruzzo armato come base su cui appoggiare la vasca, un rinterro laterale che distribuisca la terra equamente attorno alla struttura (affinché eserciti una pressione uniforme e prevenga il danneggiamento della vasca stessa).
Questa tipologia di vasca è interamente prefabbricata: si presenta “finita” già all’atto di posa e non necessita di alcun rivestimento interno. D’altro canto, però, a fronte di velocità realizzativa e costi contenuti, subisce il limite di una minore personalizzazione dell’impianto, in particolare per le strutture monoblocco e a due blocchi.
Una puntualizzazione finale degna di nota, nel caso di una preferenza per questa tipologia costruttiva, è da riservare alle autorizzazioni necessarie: qualsiasi piscina interrata, seppur realizzata con questa procedura più agile, se così si può dire, richiede comunque la presentazione della SCIA al Comune e la richiesta al medesimo di una valutazione della fattibilità del progetto in relazione a eventuali vincoli paesaggistici.
