Home > Piscine Fuori Terra > Piscine fuori terra: come prepararsi all’estate scegliendo una piscina fuori terra

Piscine fuori terra: come prepararsi all’estate scegliendo una piscina fuori terra

L’estate è alle porte e la voglia di vacanza si fa sentire. Ma perché aspettare? Per avere un po’ di relax anche in città, bastano un po’ di spazio e una piscina fuori terra. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: ne esistono di diversi materiali, dimensioni e fasce di prezzo. Rispetto a quella interrata, i vantaggi sono notevoli: non è necessario chiedere nessun permesso al Comune, può essere installata anche in spazi di dimensioni ridotte e il costo può essere molto contenuto.

Acqua della piscina
Acqua della piscina

Inoltre esistono molte aziende specializzate nella produzione di questo genere di piscine, come la spagnola Gre, la portoghese Naturalis, la canadese Trendium Pool Products (nota anche come Vogue pool Products), il gruppo Zodiac, fondato nel 1896 e noto anche per la produzione di gommoni, i gruppi cinesi Jilong e Bestway e, se si preferisce il Made in Italy, la Intex e la New Plast, che produce anche a marchio Technypools.

Piscine in PVC

La tipologia di piscina fuori terra più semplice in assoluto è quella in PVC, che può essere ad anello gonfiabile o con sostegni metallici. Nel primo caso si tratta di una struttura morbida autoportante che ha un anello di sostegno gonfiabile nella parte superiore, che può essere installata e riempita in tempi molto brevi e riposta facilmente alla fine della bella stagione.

Piscina ad anello gonfiabile
Piscina ad anello gonfiabile

Presso le grandi catene, come Leroy Merlin, si trovano piscine ad anello gonfiabile in kit e spesso vi è incluso anche il sistema di filtrazione dell’acqua (di cui si parlerà diffusamente più avanti). Possono essere installate facilmente anche da chi non è esperto: basta gonfiare l’anello e riempirle d’acqua.

Piscina in PVC con struttura autoportante
Piscina in PVC con struttura autoportante

Nel caso di piscine con sostegni metallici, la vasca in PVC è collegata ad una struttura in tubolari metallici, che contiene la spinta dell’acqua. Anche in questo caso, generalmente l’installazione “fai da te” è abbastanza semplice: le singole parti della struttura si montano ad incastro. Se si dispone di un’apposita copertura e si provvede al corretto trattamento delle acque, non è necessario smontarle per l’inverno.

Un caso particolare è rappresentato dalle piscine gonfiabili Zodiac “a gommone”, in cui l’anello gonfiabile costituisce la parete della vasca. Basate su un equilibrio aria/acqua brevettato e realizzate in Dynalon ® (anch’esso brevettato dall’azienda), tali piscine sono facili da installare come le loro omologhe gonfiabili, ma si situano in una fascia di prezzo medio-alta.

Piscina Zodiac a gommone
Piscina Zodiac a gommone

Il principale difetto delle piscine in PVC è che si possono forare, per questo spesso vengono vendute con una toppa di riparazione. Per evitare strappi e lacerazioni è consigliabile posizionarle su una superficie piana, possibilmente costituita da un fondo di sabbia battuta ricoperto con un apposito tappeto e lontano dalla vegetazione.

Piscina in lamiera d’acciaio

A differenza delle precedenti, questo tipo di piscina è formato da un rotolo di lamiera d’acciaio galvanizzato, posizionato su una guida che ne mantiene stabile la forma. La struttura può essere autoportante oppure servirsi di contrafforti laterali.

Piscina in lamiera d'acciaio
Piscina in lamiera d’acciaio

Più solida delle piscine in PVC, ma anche più costosa, la piscina in lamiera d’acciaio non deve essere riposta per l’inverno, ma può restare montata tutto l’anno, avendo cura di coprirla e di usare prodotti adeguati per il trattamento dell’acqua. L’installazione è più complessa di quelle precedenti, in quanto la vasca deve essere necessariamente posizionata su un fondo di cemento livellato e lisciato.

Piscine in legno

In commercio esistono piscine rivestite o realizzate completamente in legno. Nel primo caso, la struttura interna della vasca è di un altro materiale, generalmente PVC o lamiera d’acciaio.

Nel secondo caso, la struttura è totalmente in legno, con pannelli rinforzati che ne definiscono la forma. Il costo varia in base alla tipologia ed allo spessore dell’essenza con cui viene costruita e, dato che si tratta di un materiale vivo, questo tipo di piscina necessità di manutenzione costante e di trattamenti che ne rallentino il deterioramento.

Piscina in legno
Piscina in legno

Anche in questo caso l’installazione deve essere effettuata su un fondo di di cemento livellato, ma il montaggio è più complesso delle altre tipologie e normalmente è necessario affidarlo a personale specializzato.

Naturalmente la piscina in legno non va smontata alla fine dell’estate, ma coperta e trattata per permetterle di affrontare le intemperie. In compenso, l’estetica è sicuramente tra le più gradevoli.

Piscina in pietra ricostruita

Tra le tipolgie più innovative, la struttura è realizzata con un impasto di pietra e collanti speciali, cui viene conferita una finitura ad effetto legno. La base è in metallo e dotata di montanti verticali che fanno da guida per i listelli laterali in pietra, ricoperti internamente da protezioni metalliche.

Piscina in pietra ricostruita
Piscina in pietra ricostruita

La manutenzione è ridotta al minimo, perché il materiale è molto resistente alle intemperie ed al gelo. L’installazione non è particolarmente complessa, ma deve essere effettuata su un fondo in cemento leggermente interrato.

La filtrazione dell’acqua

Come tutte le piscine, anche quelle fuori terra hanno bisogno di filtrare l’acqua dalle impurità. Se sono di piccole dimensioni, è sufficiente un filtro a cartuccia, mentre per quelle medie e grandi occorre un sistema di filtrazione a sabbia.

Nel primo caso, il filtro è costituito – come dice il nome – da una cartuccia  cilindrica a base di cellulosa e poliammide. La sua capacità di filtrazione è molto alta, ma di contro la velocità con cui l’acqua viene filtrata è bassa (circa 2 o 3 metri cubi all’ora), per questo motivo non è adatto a piscine di grandi dimensioni.

Inoltre, il filtro va pulito ogni settimana e sostituito ogni una o due stagioni e non è possibile usare prodotti chimici flocculanti e alghicidi di ultima generazione per il trattamento dell’acqua, perché potrebbero intasarlo.

Cartuccia per filtro
Cartuccia per filtro

Il sistema di filtrazione a sabbia è più complesso del precedente: è composto da una pompa per l’acqua, un filtro esterno alla piscina, una valvola selettrice ed infine da un sistema di tubi che riporta l’acqua filtrata all’interno della vasca.

La manutenzione principale è il controlavaggio o backwash, un procedimento che inverte il flusso dell’acqua tramite la valvola selettrice ed elimina i detriti accumulati nel letto di sabbia. Va eseguita quando il potere di filtrazione diminuisce o la pressione della pompa  va oltre le 1.2 atmosfere.

Come pulire un sistema di filtrazione a sabbia – a cura di Del Taglia Piscine

Questo sistema è adatto a tutti i tipi di piscine, poiché le dimensioni e la portata del filtro sono calcolate in base alla capienza della vasca.

Articoli interessanti

Top