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I documenti necessari per costruire una piscina

Di cosa abbiamo bisogno per costruire una piscina?  Oltre a tutto ciò che riguarda la sfera tecnica, non dobbiamo dimenticarci della sfera burocratica. Quando decidiamo di acquistare una piscina, spesso in fase di trattativa si arriva a parlare di documenti necessari che servono per la costruzione senza dover affrontare beghe legali in cui si potrebbe incappare. I documenti da possedere sono un punto importante, la situazione può variare per il luogo (regione e comune), per le diverse caratteristiche strutturali e per la condizione di pertinenza all’immobile principale.

documenti per piscina

Innanzitutto il Testo Unico Edilizia prevede che le Regioni a statuto ordinario possono ampliare o ridurre l’ambito applicativo delle disposizioni che riguardano le opere eseguibili con la DIA e che le stesse opere assentibili con tale titolo edilizio devono essere conformi alle previsioni dei piani regolatori, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico dell’ edilizia vigente.

Il volume e l’impatto ambientale è diverso a seconda che si voglia realizzare una piscina scoperta; oppure una piscina coperta confinata entro strutture chiuse permanenti o di tipo misto o convertibile con spazi destinati alle attività che possono essere aperti o chiusi, in relazione alle condizioni atmosferiche. Infine l’impianto natatorio da realizzare può essere dotato d’autonomia costruttiva e funzionale ma può anche essere legato da un vincolo di pertinenza con un altro immobile, per essere volontariamente destinato al suo servizio. Altra cosa che va considerata è se la piscina costituisce una costruzione indipendente e autonoma, oppure se va integrata in un immobile  già esistente.

Secondo passaggio, è la denuncia di inizio attività( D.I.A.),tale documento deve essere redatto da un professionista abilitato, una volta presentato questo documento il Comune ha trenta giorni di tempo per opporsi, se non lo fa, scaduti i trenta giorni, si può procedere alla costruzione della piscina. Sebbene questa sia la procedura standard, è necessario sempre informarsi presso l’ufficio tecnico del Comune per verificare se ci sono vincoli di tipo paesaggistico o eventuali altre norme del piano regolare, come caratteristiche progettuali, forma, colore, dimensioni della piscina. Accertarsi anche, se si hanno dei dubbi, che sotto il giardino non passino condutture idriche, elettriche o del gas, oppure scarichi fognari.

L’ultimo passaggio è costituito dal permesso di costruire,a cui si potrà ricorrere per la realizzazione della piscina. A differenza della DIA, questo viene richiesto se la struttura che si vuol costruire non è legata ad un altro immobile o se ha un volume superiore al 20 per cento dell’edificio principale. Non solo, può essere necessario anche nel caso in cui la zona dove si intende costruire sia vincolata da particolari norme paesaggistiche e ambientali che richiedano un apposito permesso di  costruire.

Le tasse

E’ utile capire anche quando e come una abitazione passa nella categoria di lusso aumentando così le tasse ICI  e IRPEF da pagare. Nel dettaglio solo nel caso in cui la piscina supera gli 80 mq di superficie, allora si potrebbe avere una variazione sulla classificazione catastale. Generalmente però tale parametro non è sufficiente per far passare la propria casa nella categoria di lusso. Infatti oltre ad una superficie della propria piscina superiore agli 80 mq, l’abitazione deve presentare almeno altri 4 requisiti, tra una serie di elementi da verificare presso l’ufficio tecnico comunale. Ad esempio una superficie abitabile superiore a 160 mq, superficie terrazze superiore a 65 mq, presenza di ascensori o montacarichi, presenza di rivestimenti e decorazione pregiate. Inoltre anche se passasse di lusso è sempre possibile far ricorso.

piscine di lusso

Per quello che riguarda le piscine fuori terra le cose sono più facili. E’ bene comunque sbrigare tutte le pratiche nel periodo invernale per avere 4/5 mesi di tempo per riuscire a risolvere le richieste della burocrazia e arrivare così all’estate successiva già pronti per fare il bagno.

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